Vuelta a España 2020, Tim Wellens concede il bis! Woods battuto nella volata tra i fuggitivi – Roglic sempre rosso

Tim Wellens ha colto il successo nella quattordicesima tappa della Vuelta a España 2020. Il corridore della Lotto Soudal è riuscito ad avere ragione degli altri fuggitivi di giornata, in una tappa in cui davvero tantissimi uomini hanno provato a evadere dal gruppo. Il belga ha battuto allo sprint Michael Woods (EF), che ha scelto una traiettoria peggiore per impostare la propria volata, rimanendo sempre all’esterno in un arrivo in curva. Sul podio di giornata anche Zdenek Stybar (Deceuninck-Quick-Step), protagonista tra gli attaccanti ma meno reattivo negli ultimi 300 metri. Primoz Roglic (Jumbo-Visma) conserva la maglia rossa, in una giornata che non vede scossoni nelle prime posizioni di classifica. I big, regolati da Daniel Martin (Israel Start-Up Nation), sono infatti arrivati insieme a 3’44” dal vincitore.

Che siano in molti a pensare che oggi sia una giornata perfetta per una fuga, il gruppo lo dimostra sin dal chilometro zero. Non appena viene abbassata la bandierina che dà il via alla corsa, parte una lunga sequenza di attacchi che frustano il plotone, tanto da portare ad alcuni ritiri di corridori non proprio in perfette condizioni. Tra questi anche Martin Salmon (Sunweb), che dopo averci provato nel primo tentativo di giornata, sarà poi costretto a salutare. Tra i vari attacchi che si registrano in una prima ora di corsa sfrenata, vissuta ad una media che sfiora i 50 km/h su un terreno ondulato, si registrano anche uomini di classifica all’attacco visto che in un gruppone di 28 uomini si portano davanti anche Wout Poels (Bahrain – McLaren) e Felix Grossschartner (Bora-hansgrohe), oltre a Sepp Kuss (Jumbo-Visma), Guillaume Martin (Cofidis) e Mattia Cattaneo (Deceuninck-QuickStep).

Tra i corridori più attivi anche Marc Soler (Movistar) e Dylan Van Baarle (Ineos Grenadiers) e sono proprio loro a cogliere l’occasione, portandosi appresso Tim Wellens (Lotto Soudal), Michael Woods (EF Pro Cycling) e Zdenek Stybar (Deceuninck-QuickStep). Un tentativo di uomini forti, al quale in molti tentano di aggiungersi. Dopo una serie di scatti, a riuscirci sono solamente Thymen Arensman (Sunweb) e Pierre-Luc Périchon (Cofidis), mentre devono arrendersi tutti gli altri che provano a muoversi in contropiedi, tra i quali nuovamente Guillaume Martin (Cofidis) e Ion Izagirre (Astana), partiti in due tempi diversi. Una volta che davanti si compone la fuga di sette uomini, ripresi i vari corridori nel mezzo, il gruppo si rialza, concedendo rapidamente terreno. Senza pericoli per la classifica generale, inizialmente è la Astana a cercare di contenere il distacco, concedendo comunque un vantaggio che supera i cinque minuti dopo 80 chilometri di corsa.

I sette uomini continuano a procedere ad un’andatura regolare, guadagnando fino a 5’30” sul gruppo maglia rossa. A quel punto però nel plotone Bora-Hansgrohe e Astana iniziano a collaborare per provare a tenere la situazione sotto controllo. Sotto il lavoro delle due squadre, il distacco cala a 3’30”. Quando i due team decidono di spostarsi, più o meno in corrispondenza del secondo GPM di giornata, il gap torna a salire intorno ai 4 minuti, facendo pensare che sarà una battaglia tra i soli fuggitivi. A quel punto però si porta davanti la Total Direct Energie, che con un ritmo forsennato riporta il distacco a 2’20” ai piedi della salita finale. Intanto la maglia rossa Primoz Roglic (Jumbo-Visma) è vittima di un incidente meccanico, ma riesce a rientrare senza patemi.

Sull’ultima salita la squadra francese riporta il distacco fino a 1’40”, ma quando si accende la bagarre davanti non riesce più a recuperare. Il primo a partire è Woods, che guadagna presto una manciata di secondi. Dietro però non si fa attendere la reazione degli altri attaccanti di giornata, che si riportano sulle ruote del canadese. L’unico a pagare dazio è Perichon, che perde definitivamente contatto. Mentre il gruppo maglia rossa si rialza definitivamente, davanti si susseguono gli attacchi. L’azione di Soler in discesa, seguita da Stybar e Wellens, porta a una nuova spaccatura, con gli altri tre che inseguono a una quindicina di secondi. L’accordo davanti dura fino a circa tre chilometri dall’arrivo, quando si provano a risparmiare energie, permettendo agli inseguitori di rientrare. Sulla salita finale Arensman perde preso contatto, mentre Woods sceglie di dettare l’andatura. A circa 350 metri dall’arrivo Wellens parte secco, guadagnando qualche metro e restando davanti, anche grazie alle tante curve che costringono il canadese all’esterno. Stybar si deve accontentare del terzo posto davanti a Van Baarle, con uno stremato Soler quinto. Dan Martin, ottavo, è il migliore del plotone, in cui i big arrivano insieme.

Risultato Quattordicesima Tappa Vuelta a España 2020

Classifica Generale Quattordicesima Tappa Vuelta a España 2020

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